martedì 24 luglio 2012

Quando l'amore non te l'aspetti

....d'estate non si puo' rimanere in città per molto tempo, diciamolo.
Ognuno si arrangia come puo': weekend corti, weekend lunghi, congedi parentali, aspettative, festività soppresse, ferie non godute, ferie nuove, vecchie, inventate, insomma: si fa quel che si puo' per starsene il piu' possibile al mare, ovviamente sempre compatibilmente con le esigenze economiche e familiari.
Sono tornata domenica da due settimane di relax assoluto al mare. Non sono partita per luoghi esotici, ma mi sono rintanata semplicemente in un piccolo luogo a due ore da Roma, dove abbiamo casa, nei pressi di Formia: si chiama Baia Domizia .I piu' non lo conoscono affatto, invece è un posto che ha avuto un'importanza assoluta nella mia vita, direi che anzi l'ha condizionato e segnata (in positivo!).
 E' lì infatti che, nel lontano 1983, conobbi quello che è il mio attuale compagno e papà della mia adorata bambina. Io villeggiavo con i miei nella villa di mia zia e dei miei cugini, e lui nella villa esattamente di fronte. All'epoca eravamo poco piu' che bambini, ma siamo "cresciuti insieme" nelle estati a venire, almeno fino al 1990. Amici di vacanza e nulla piu'. Poi la vita per ognuno di noi ha preso strade e destini separati. A me, ventenne smaniosa, quel posto stava ormai stretto: troppo tranquillo, troppo poco adatto a dei ragazzi giovani e vogliosi di nuove esperienze. Tranne qualche raro e fuggevole incrociarsi di ritorno dai miei viaggi per l'Europa, non vidi per anni quel ragazzo timido e silenzioso. Non era altro che un bel ricordo, legato alla mia adolescenza: alle notti passate in discoteca, quei Ciao che sfrecciavano nei viali, le serate matte in pizzeria, ma soprattuto il ricordo indelebile dei miei sedici anni. Quel ragazzo e il suo corteggiamento discreto che allora non suscitava la mia emozione erano parte di questo pezzetto di vita, come ne erano parte le canzoni dei Righeira, le cotte per il belloccio del paese o il cremino che si scioglieva mentre, al Lido Azalee, prendevamo tutti insieme pigramente il sole.
Poi, molti anni dopo, entrambi reduci dalle nostre esperienze di vita, il caso (assoluto) ha voluto che ci incontrassimo di nuovo. Era il 2007, e io passai a trovare mia zia per caso, dopo una splendida vacanza a Parigi. Delusa come non mai da una storia finita male, con una persona che - l'ho capito dopo - è stata una vera fortuna perdere. 
Cosa accadde, non saprei dirlo. 
Forse solo che eravamo adulti, diversi, cambiati, maturi. Pronti per noi stessi.
I tempi erano maturi per quello che è accaduto dopo, e che oggi ci rende felici.
L'amore arriva sempre quando non te l'aspetti.
L'amore arriva sempre dove non te l'aspetti, da chi mai mai mai avresti immaginato.
L'amore ti fa capire che tutto il prima era nulla, malgrado oggi noi siamo il risultato delle nostre esperienze passate, anche negative.
Auguro a tutte un'estate d'amore!

2 commenti:

  1. E' proprio vero che la vita riserva sempre delle sorprese e spesso non riusciamo ad immaginare cosa accadrà dopo!
    Il tuo racconto sembra davvero la trama di uno di quei magnifici filmetti che guardavo da ragazzina tipo "Sapore di mare" o giù di lì!! Che bello! Com'è strano a volte il destino! E' proprio vero che quando si chiude una porta spesso è perché un portone debba aprirsi!!
    Buona estate d'amore anche a te!!
    Ciao!

    RispondiElimina
  2. Bellissimo il tuo racconto...anche perchè mi sa che apparteniamo alla "stessa epoca" quella dei Righeira, dei Ciao e dei cremini....
    buona serata
    Grazia

    RispondiElimina